Il Bonus TARI 2025 rappresenta un’agevolazione sulla TARI / TCP (si ricorda che a Parma è stato introdotto il regime TCP – Tariffa Corrispettiva Puntuale del servizio di raccolta sui rifiuti dal 1 gennaio 2023, di esclusiva competenza di Iren Ambiente Parma srl) per le famiglie a basso reddito.
La misura trova fondamento nel DPCM 24/2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 13 marzo 2025, che ha disciplinato i criteri omogenei di accesso a livello nazionale e le modalità di fruizione del beneficio che è entrato in vigore a partire dallo scorso 28 marzo 2025.
Il Bonus TARI 2025 prevede la riduzione del 25% della TARI/TCP per i nuclei familiari che soddisfano i requisiti.
REQUISITI:
- - ISEE inferiore alla soglia minima stabilita dal Governo, pari a 9.530 euro annui (elevato a 20.000 euro per i nuclei con almeno quattro figli a carico);
- - uno dei componenti del nucleo familiare deve essere il titolare dell’utenza TARI/TCP domestici per cui intende ottenere il beneficio e deve essere residente stabilmente nell’immobile a cui tale utenza è collegata;
- - Regolarità nei pagamento pregressi: salvo comprovate situazioni di disagio economico, il contribuente deve risultare in regola con il pagamento della TARI negli anni precedenti.
A differenza del passato, in cui il contribuente doveva presentare apposita istanza presso il Comune di residenza, il BONUS TARI 2025 opererà in automatico per gli aventi diritto, sulla base della presentazione di un ISEE con DSU aggiornata.
Per attuare tale meccanismo, serve l’approvazione di un provvedimento da parte di ARERA (Autorità per l’Energia), in accordo con il Garante della Privacy, che deve definire le modalità di trasmissione dei dati ISEE dall’INPS ai Gestori del servizio rifiuti (che materialmente riconosceranno il Bonus in bolletta): questo scambio di dati permette di verificare i requisiti degli utenti senza richiedere ulteriori passaggi amministrativi ai beneficiari, rendendo il processo più efficiente e inclusivo.
L'agevolazione non rappresenta una semplice riduzione di gettito/di incasso, ma implica una redistribuzione dei costi tra gli utenti attraverso l’istituzione di una nuova componente perequativa che alimenta un conto gestito dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA): la componente perequativa rappresenta un costo aggiuntivo per tutti gli utenti, traducendosi in un incremento della bolletta proporzionale all'entità delle agevolazioni concesse.